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Un approccio europeo all’intelligenza artificiale. Le tappe

«Possiamo essere orgogliosi di noi. L’Europa è in testa e continuerà a guidare, perché vogliamo essere i primi al mondo nell’innovazione digitale, seguendo i valori dell’unione europea». La presidente del parlamento europeo Roberta Metsola ha annunciato così una svolta potenzialmente storica per il nostro Continente: nel secondo weekend di dicembre 2023 l’Europa ha approvato l’Ai Act, il primo complesso di norme al mondo per controllare l’intelligenza artificiale.

L’approccio dell’UE all’intelligenza artificiale è incentrato sull’eccellenza e sulla fiducia, con l’obiettivo di rafforzare la ricerca e la capacità industriale, garantendo nel contempo la sicurezza e i diritti fondamentali.

Il modo in cui ci avviciniamo all’Intelligenza Artificiale (AI) definirà il mondo che viviamo in futuro. Per contribuire alla costruzione di un’ Europa resiliente per il decennio digitale, i cittadini e le imprese dovrebbero poter beneficiare dei vantaggi dell’IA, sentendosi al contempo sicuri e protetti.

La strategia europea in materia di IA mira a rendere l’UE un polo di livello mondiale per l’IA e a garantire che l’IA sia incentrata sull’uomo e sull’affidabilità. Tale obiettivo si traduce nell’ approccio europeo all’eccellenza e alla fiducia attraverso norme e azioni concrete.

Un approccio europeo all’eccellenza nell’IA

Promuovere l’eccellenza nell’IA rafforzerà il potenziale dell’Europa di competere a livello mondiale.

L’UE raggiungerà tale obiettivo:

consentire lo sviluppo e l’adozione dell’IA nell’UE;
rendere l’UE il luogo in cui l’IA prospera dal laboratorio al mercato;
garantire che l’IA funzioni per le persone ed sia una forza per il bene nella società;
costruire una leadership strategica in settori ad alto impatto.
La Commissione e gli Stati membri hanno convenuto di promuovere l’eccellenza nell’IA unendo le forze in materia di politiche e investimenti. La revisione 2021 del piano coordinato sull’IA delinea una visione volta ad accelerare, agire e allineare le priorità con l’attuale panorama dell’intelligenza artificiale europea e globale e ad attuare la strategia in materia di IA.

Massimizzare le risorse e coordinare gli investimenti è una componente fondamentale dell’eccellenza dell’IA. Attraverso i programmi Orizzonte Europae Europa digitale, la Commissione prevede di investire 1 miliardo di EUR all’anno nell’IA. Mobiliterà ulteriori investimenti del settore privato e degli Stati membri al fine di raggiungere un volume di investimenti annuo di 20 miliardi di EUR nel corso del decennio digitale.

Il dispositivo per la ripresa e la resilienza mette a disposizione 134 miliardi di EUR per il digitale. Questo sarà un punto di svolta, consentendo all’Europa di amplificare le sue ambizioni e diventare un leader globale nello sviluppo di un’IA all’avanguardia e affidabile.

L’accesso a dati di alta qualità è un fattore essenziale per costruire sistemi di IA ad alte prestazioni e robusti. Iniziative quali la strategia dell’ UE sulla cibersicurezza, la legge sui servizi digitali e la legge sui mercati digitali, e la legge sulla governance dei dati, forniscono l’infrastruttura giusta per la costruzione di tali sistemi.

Un approccio europeo alla fiducia nell’IA

Costruire un’IA affidabile creerà un ambiente sicuro e rispettoso dell’innovazione per utenti, sviluppatori e installatori.

La Commissione ha proposto tre iniziative giuridiche interconnesse che contribuiranno a costruire un’IA affidabile:

un quadro giuridico europeo per l’IA per affrontare i diritti fondamentali e i rischi per la sicurezza specifici dei sistemi di IA;
un quadro di responsabilità civile — adeguamento delle norme in materia di responsabilità all’era digitale e all’IA;
una revisione della legislazione settoriale in materia di sicurezza (ad esempio, regolamento sulle macchine, direttiva sulla sicurezza generale dei prodotti).
Proposta europea per un quadro giuridico sull’IA

La Commissione intende affrontare i rischi generati da usi specifici dell’IA attraverso una serie di norme complementari, proporzionate e flessibili. Tali norme forniranno inoltre all’Europa un ruolo guida nella definizione del gold standard globale.

Questo quadro offre agli sviluppatori, agli operatori e agli utenti dell’IA la chiarezza di cui hanno bisogno intervenendo solo nei casi in cui le legislazioni nazionali e dell’UE esistenti non contemplano. Il quadro giuridico per l’IA, o legge sull’IA, ha un approccio chiaro e di facile comprensione, basato su quattro diversi livelli di rischio: rischio minimo, rischio elevato, rischio inaccettabile e rischio specifico di trasparenza. Introduce inoltre norme specifiche per i modelli di IA per uso generale.

LE TAPPE FINO A QUESTO DICEMBRE QUI