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Urso: “ChatGpt, intelligenza artificiale? Pratiche diffuse ma serve regolamentare”

“La innovazione della ‘ChatGpt mostra insidie’ necessita ancora di una rigorosa regolamentazione, inoltre siamo in una fase dialettica uomo e tecnologia in cui la seconda sembra prevalere” Così il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha salutato l’apertura della RomeCup 2023 in una lettera aperta dedicata all’evento organizzato da Fondazione Mondo Digitale con Università Campus Bio-Medico di Roma, un evento ideato come momento di confronto tra scuole, università, imprese e istituzioni.

“La società ha grande bisogno di uno spazio di confronto e la 16° edizione della Rome Cup è un evento in cui decisori pubblici, imprese ricercatori e attori del settore hanno modo di confrontarsi sulle sfide poste dalle nuove frontiere dello sviluppo tecnologico” ha detto Urso. “Questo è uno spazio di confronto di cui la società ha grande bisogno perché siamo in una fase storica in cui la dialettica fra uomo e tecnologia sembra vedere quest’ultima, per la prima volta, in una posizione di vantaggio” ha osservato.

Il Ministro è ritornato sul caso ChatGpt che è nuovamente disponibile in Italia da fine aprile, rilevando che “ha mostrato le insidie di un settore che necessita ancora di una rigorosa regolamentazione: la limitazione provvisoria del trattamento ad OpenAi del Garante per il trattamento dei dati personali ha determinato un maggiore livello di tutela per gli utenti”. “Nonostante l’enorme clamore suscitato,- ha spiegato Urso – il caso rappresenta però solo un esempio, per quanto eclatante, del livello di pervasività che le applicazioni in ambito di Intelligenza artificiale stanno raggiungendo. La domotica intelligente delle smarthome e delle auto intelligenti, gli algoritmi che caratterizzano i social ed i motori di ricerca su cui interagiamo, fino alle chatbot degli assistenti virtuali, sono tutte applicazioni pratiche di sistemi di Ia già diffuse”

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